
Consigli utili sulla cottura
La cottura è forse quella parte di vita domestica quotidiana che se non viene gestita bene si rivela essere la più energivora.
Cercando di destreggiarsi tra forni, fornelli e metodi alternativi, si può ridurre sensibilmente il consumo di gas ed elettricità con un conseguente risparmio in bolletta
Nonostante sia in commercio da più di 50 anni, nonostante sia dimostrato che non causa il cancro (vedi questa pagina del sito dell'AIRC), il fatto che utilizzi radiazioni desta ancora sospetti perché nell'immaginario collettivo si associano le radiazioni sempre a qualcosa di brutto.
Prima di passare ai consigli per abbattere i consumi vogliamo rispondere a questa domanda: ci si può fidare del forno a microonde?
Microonde: alleato o nemico?
Per farla breve: ci si può fidare perché le tanto temute radiazioni di un forno a microonde implicano l'utilizzo di una quantità di energia così "micro" che fa solo agitare gli atomi così da indurre il riscaldamento, e tale quantità di energia non è sufficiente a modificare la struttura atomica delle pietanze rendendole radioattive.
Temere il microonde per le sue radiazioni associandole a disastri come Chernobyl o Fukushima è come temere il fornello a gas perché si associa la fiamma agli incendi che devastano la California.
Sfatato questo luogo comune ora possiamo dedicarci ai consigli utili che lo riguardano così da ridurre sensibilmente i consumi e risparmiare in bolletta.
Suggerimento #1: quando preferirlo ad altri metodi.
É preferibile usarlo con cibi già cotti.
Immaginate di dover scaldare un piatto di pasta che era già stata cucinata in precedenza
Immaginiamo di dover usare i metodi classici per scaldarla:
Fornello: rimettere la pentola sul gas comporta un'attesa perché si scaldi, e comunque riscaldare un cibo già cotto comporta il rischio di bruciacchiarlo. Bisogna ingegnarsi con aggiunta di olio e acqua e tenere tutto in equilibrio. Oppure...
Bagnomaria: con questo medodo non ho l'ansia di bruciare o rammollire quello che sto scaldando, ma il tempo necessario per riscaldare la mia pasta si allunga.
Forno: sempre un problema di tempo... devo aspettare che la temperatura arrivi a un livello che permetta di scaldare la pasta e non è affatto immediato.
Veniamo dunque al microonde:
Microonde: inserisco il piatto di pasta nel forno, imposto la massima potenza e metto il timer a 1 minuto circa. La pasta è come appena impiattata.
Non solo, ho risparmiato perché la quantità di energia elettrica usata è molto inferiore a quella che avrei consumato con un forno tradizionale o alla corrispettiva quantità di gas che avrei consumato con un fornello per ottenere lo stesso risultato!
Suggerimento #2: evitare per scongelare
Questa funzione è sicuramente utile per quelle volte in cui ci dimentichiamo di tirare fuori dal congelatore quello che vogliamo cucinare in quel giorno. Tuttavia è sempre preferibile usare il naturale processo di scongelamento. Il motivo? In rete si trova di tutto a riguardo, ma noi rimaniamo nell'ambito energetico: lo scongelamento naturale non costa niente, mentre usare il microonde consuma energia elettrica.
Il rischio che si corre quando si possiede il microonde è di adagiarsi alla comodità di avere la funzione di scongelamento e utilizzarla ogni volta che vogliamo cucinare qualcosa che è stato congelato in precedenza.
Quindi per risparmiare sulla bolletta è consigliabile non abituarsi ad utilizzare il microonde per scongelare, ma usare piuttosto un allarme impostato nel nostro smartphone per ricordarci quando scongelare le pietanze che vogliamo cucinare in un secondo momento.
C'è poco da fare. Ci sono ricette che implicano per forza di cose l'utilizzo di uno degli elettrodomestici che consuma più energia elettrica in assoluto. Torte, pizze, arrosti sembra che chiedano a gran voce l'utilizzo non opinabile del forno a induzione.
Eppure con qualche valutazione approfondita e un po' di impegno di possono trovare valide alternative per ricalibrare le nostre abitudini di cottura e ridurre i consumi di energia.
Forni a induzione
Suggerimento #1: quando munirsi di attrezzature specifiche
Il forno è dimensionato per poter cuocere cibi in un dato volume. Al suo interno abbiamo a disposizione solitamente due o tre ripiani in cui poter cucinare delle cose contemporaneamente. Certo non ci metteremo a cucinare arrosti assieme a torte e già questa doverosa distinzione ahinoi ci fa consumare più energia.
C'è da dire però che a volte ci ritroviamo a cucinare cose che non rendono affatto onore al volume disponibile in un forno.
Pensiamo ad esempio alla pizza. Posso anche usare tre ripiani per tre pizze, ma poi per rendere la cottura uniforme devo costantemente ingegnarmi, aprendo e chiudendo lo sportello più volte per cambiarle di posizione. Questa mossa però fa perdere calore al vano del forno, il quale accenderà l'elemento riscaldante a ogni apertura dello sportello per riportare la temperatura al valore desiderato.
Quale può essere una valida alternativa?

Una valida alternativa al forno a induzione per la cottura delle pizze può essere il fornetto elettrico per pizza. Di fatto si tratta di un forno a induzione, ma solitamente la potenza assorbita è molto più bassa di un forno tradizionale e il volume da riscaldare è dimensionato sullo spazio occupato da una pizza di normali dimensioni, ovvero molto ridotto rispetto al volume del vano di un forno tradizionale.
Certo, si può cuocere solo una pizza alla volta, ma i tempi medi di cottura delle pizze sono più brevi rispetto al suo fratello maggiore e il risultato è anche migliore perché può raggiungere una temperatura più alta assorbendo meno.
A titolo di esempio riportiamo il link a un prodotto di questa categoria. Cercando online noterete che il prezzo di un buon fornetto per pizza si aggira su un centinaio di euro. Se preparate spesso la pizza o se desiderereste mangiarla più spesso senza scomodare i pizzaioli in zona, dovreste valutare l'acquisto di questo prodotto.
Lo stesso criterio lo si può applicare anche per qualunque altra pietanza: se c'è un piatto che vi piace particolarmente o che vorreste preparare più spesso, un'attrezzo specifico è sicuramente ottimizzato per cucinare quella pietanza con il minor dispendio di energia.
Suggerimento #2: barbecue al posto del forno
Certo, per usare il barbecue al posto del forno bisogna viaggiare a un altro livello, ma tale livello è comunque alla portata di tutti. In commercio troviamo barbecue dotati di coperchio, sia in stile tondo "americano" che non, e sul coperchio spesso e volentieri c'è anche un termometro!
Una volta acceso il fuoco e chiuso il coperchio quello che abbiamo ottenuto è un forno in piena regola!
Sarà sufficiente una manciata di carbonella per avere il "forno acceso" per un paio d'ore durante le quali possiamo cuocere arrosti e (perché no?) anche la pizza! Per quest'ultimo caso è doveroso specificare che è bene munirsi di una lastra di pietra refrattaria, acquistabile a poche decine di euro.
Ecco dunque un'insospettabile alleato per ridurre i consumi energetici! Facendo una ricerca su internet vedrete che si trovano buoni barbecue a buon mercato!
L'unico vincolo legato al suo utilizzo è la disponibilità del vostro spazio esterno.
Suggerimento #3: cotture in sequenza
Se non avete spazio per tenere attrezzature specifiche per i vostri piatti preferiti e se non avete nemmeno uno spazio esterno adeguato per allestire un barbecue, allora quest'ultimo consiglio può comunque farvi risparmiare qualcosa in bolletta: cuocere le pietanze in sequenza.
Abbiamo già detto che cuocere in contemporanea sarebbe l'ideale per risparmiare qualcosina in più, ma non è sempre la cosa migliore da farsi se pensiamo al risultato, in quanto è difficile trovare pietanze "compatibili" in termini di temperatura e di sapori. Il già citato esempio di torta e arrosto cotti in contemporanea rende bene l'idea: le due pietanze non solo potrebbero non avere la stessa temperatura di cottura, ma si avrà senz'altro anche un miscuglio di odori che rovinerebbero entrambe le pietanze.
É chiaro quindi che si dovrà optare per una cottura in sequenza, ovvero prima cuocio uno, poi l'altro. Questo perché sfruttare un forno già caldo richiede meno energia elettrica rispetto a riscaldarlo da zero in momenti diversi.
Bisognerà comunque destreggiarsi intervallando le cotture con una bella ventilata per evitare l'effetto di mescolamento di odori e pianificando bene le varie cotture, magari partendo da quella che richiede una temperatura più alta. Perché questa precisazione?
Immaginate di avere tre pietanze da cucinare, una che richiede 250°C, un'altra 200°C e l'altra a 180°C. Se cuocete le pietanze in quest'ordine il forno che ha raggiunto i 250°C non dovrà far altro che spegnere l'elemento riscaldate per scendere a 200°C e lo stesso accadrà per raggiungere i 180°C.
Giocando un po' d'astuzia con le tempistiche potete cuocere tre pietanze di fila, e l'elemento riscaldante resterebbe alimentato molto meno tempo rispetto a cucinarle separatamente in momenti diversi!

Fornelli: le solite cattive abitudini
Sicuramente i fornelli sono lo strumento che più usiamo per cucinare. Caffettiere, l'acqua per la pasta, risotti, bistecche, contorni... quante cose passano per i nostri fornelli.
Eppure, nonostante siano scontati nell'allestimento di una cucina in quanto elemento essenziale ormai da decenni, di generazione in generazione ci tramandiamo non solo il loro utilizzo, ma anche le cattive abitudini che ci fanno sprecare gas.
Riportiamo di seguito un paio di consigli che non sono affatto scontati
Suggerimento #1: dai un'occhiata al diametro
Triste ma vero, è molto diffusa l'abitudine di usare il fuoco di un diametro sproporzionato rispetto alla pentola che con cui vogliamo cucinare.
Magari il pensiero è "ma se devo far bollire l'acqua per la pasta, col fuoco più grande faccio prima!".
No. Alla pentola arriverà il calore trasmesso corrispondente all'ampiezza del SUO diametro, e non rispetto al diametro del fuoco usato. Guardate l'immagine a sinistra. Vedete il fuoco al di fuori di quel tegame? Sta scaldando l'aria circostante e non la pentola, pertanto è tutto sprecato.
Meglio usare un fuoco che scaldi una superficie inferiore al fondo della pentola che si intende usare.


Suggerimento #2: usate i coperchi
Cucinare senza coperchi può dare una sensazione di controllo che ha un ché di rassicurante, ma in realtà si disperde calore cucinando in questo modo, con l'aggravante di rischiare di bruciare tutto. Disperdo calore e brucio tutto.. sembra paradossale vero? Ma è così. Procediamo per gradi.
Tutti gli alimenti contengono acqua. Quando li cuciniamo l'acqua presente si scalda ed evapora dalla pietanza. Senza un coperchio che lo fermi, il vapore generato se ne andrà disperso in ambiente portando con sé il calore.
Ne servirà dell'altro per mantenere la pietanza in temperatura e proseguire la cottura. Nel frattempo però l'acqua dapprima presente nell'alimento se ne sarà andata, la pietanza resterà secca e senza l'acqua che fa da "cuscinetto termico" le fiamme del fornello ci metteranno un attimo a bruciare il nostro piatto.
Se al contrario applichiamo il nostro bel coperchio alla pentola, l'acqua dei nostri alimenti non se ne andrà dispersa in ambiente, ma rimarrà all'interno della pentola sebbene sottoforma di vapore, mantenendo con sé la maggior parte del calore. Pertanto a un certo punto della cottura potrete permettervi il lusso di abbassare di molto la fiamma, riducendo così i consumi.